giovedì 4 aprile 2013

Galateo: Il baciamano


Il baciamano è uno dei gesti più semplici ed eleganti che la tradizione cavalleresca ci abbia lasciato in eredità; se ben fatto, assicura un'ottima prima impressione in molte occasioni. 
Il baciamano essenzialmente rappresenta devozione e, se vogliamo, sottomissione del cavaliere che si prodiga nel gesto, nei confronti della dama omaggiata; nelle versioni più antiche, infatti, l'uomo si inchina fino ad arrivare al dorso della mano, senza sollevare se non il minimo indispensabile il braccio della donna.
Le origini del baciamano sono confuse e si perdono nei tempi; inizialmente era uso baciare solo le mani "sacrate" (per citare Giovanni della Casa nel suo Galateo) dei sacerdoti, uso divenuto successivamente un segno di saluto e riverenza tra nobili e altolocati, trasformatosi nel corso dei secoli fino a divenire il baciamano come lo conosciamo oggi.

Come farlo?

- prendete delicatamente la mano destra della dama che volete omaggiare e sollevatela delicatamente;
- guardate la dama negli occhi e prodigatevi in un elegante inchino fino ad arrivare a sfiorare il dorso   della mano con le labbra; ricordate che il bacio non deve essere schioccato, le labbra devono solo sfiorare la pelle;
- rialzatevi guardando la dama e riaccompagnate delicatamente la mano nella sua posizione naturale.

Si ricorda inoltre che il baciamano va fatto esclusivamente in ambienti chiusi e in generale privati (non all'aperto o in locali pubblici), e solo se la mano della donna è nuda; in alcuni situazioni è considerato un errore imperdonabile baciare una mano coperta da guanti. 
In "Usages du Monde, règles du savoir-vivre dans la sociètè moderne" scritto dalla Baronessa Staffe nell'ottocento e punto di riferimento del galateo francese fino alla metà del novecento, inoltre, si sostiene che il baciamano sia riservato alle signore maritate e non alle giovani in età da marito.